Photographer: Henry Thoreau

Studio

Si fa presto a dire: voglio un bel giardino.Il problema è quale bellezza, perchè ogni giardino ne ha una tutta sua. E allora il problema è trovarla, perchè a volte si nasconde o è irriconoscibile dopo anni di incomprensioni o di abbandono.”La verità è che un giardino è come una corda tesa su cui camminare senza rete, non c’è la protezione dei manuali o delle mode perchè è sempre unico e ti chiede coraggio e mente libera”: è questo il senso di Anna Scaravella per i giardini. Un viaggio legato all’istinto e al suo rigore estetico, che la porta a individuare quell’equilibrio misterioso che ogni luogo custodisce dentro di se. Ed è per questo che nessun suo giardino è uguale all’altro. Perchè anche le persone non lo sono mai. E perchè non lo è il paesaggio. Ed è questo l’elemento decisivo: c’è un “carattere” preciso nell’orizzonte, nella luce e nei rapporti con gli stati d’animo che ne derivano, ed è questo carattere e questi rapporti che danno vita al giardino. Se si spezza il legame col paesaggio (anche quello interiore) e con la natura, il giardino è solo un disegno. E dunque identità e rispetto ambientale, osservazione del paesaggio, attenzione al genius loci, risparmio energetico, equilibrio: per Anna Scaravella la contemporaneità non è una maniera è un metodo. E la bellezza è il fine. Ma qui c’è qualcosa di misterioso che attiene alla creatività, che è un dono che non si impara.Il mezzo per sostenerla? Il rigore.Che viene dalla conoscenza botanica e dalla sapienza professionale, dalla cultura e da una volontà mai doma. Perchè la bellezza deve essere solida, avere fondamenta sicure. E’ così che Anna Scaravella ha potuto entrare nei mondi che sta oggi esplorando. Alla ricerca della “sottrazione”, del non colore, di quel confine sfuggente, da non più marcare, tra giardino e paesaggio. Di una nuova organicità del disegno, di una diversa simmetria. E quindi dell’imperfetto, che è l’ultima frontiera di una possibile e nascosta perfezione naturale. O, al fondo, di una ricerca interiore.

Biografia

Anna Scaravella si laurea in scienze forestali a Firenze. Dopo l’università collabora con l’architetto giapponese Haruki Miyagima, in Brianza. Le prime esperienze di lavoro sono in Toscana, Umbria e Lazio, come consulente di progettazione e realizzazione per un importante vivaio italiano. Si trasferisce poi a Milano, spostando la sua attenzione dai giardini di vecchi casali a terrazzi, barriere fonoassorbenti, verde residenziale di grande dimensione, parchi pubblici. Ora vive nel piacentino. Progetta e realizza giardini, pubblici e privati, in Italia e all’estero. Nel 2002 Electa Mondadori pubblica una raccolta dei suoi lavori dal titolo “Geometrie e Botanica. Il giardino contemporaneo di Anna Scaravella”; lo stesso libro esce, nel 2007, aggiornato e ampliato con l’aggiunta di tre giardini significativi. Nel 2004 riceve a Roma il premio Nazionale d’Eccellenza Profeti in Patria “per le sue opere d’arte in movimento che hanno dato nuova vita all’Arte dei Giardini”. Nell’ aprile 2006 pubblica “Creare un giardino” di Electa Mondadori. Il libro prende in considerazione tutte le fasi di un progetto, dall’analisi del luogo ai desideri del committente, dalla pianificazione dello spazio alla scelta dello stile, dai tempi di esecuzione al budget, dagli elementi funzionali ai materiali, alle essenze botaniche, all’illuminazione. Il volume “Creare un giardino” è vincitore della XV^ Edizione Premio Grinzane Cavour Giardini Botanici Hanbury 2007, seconda sezione, che premia un libro italiano o straniero di botanica o architettura, dedicato alla “cultura” dei giardini e dei fiori.Nella primavera del 2013 esce, sempre per i tipi di Electa Mondadori, “Dal paesaggio al giardino”. E’ un percorso attraverso tredici giardini che svela i segreti dell’invenzione paesaggistica, i rapporti col paesaggio italiano e le scelte di cantiere, entro un impianto editoriale nuovo in grado di documentare anche il prima e il dopo di ogni intervento progettuale.Molti dei suoi lavori sono stati pubblicati dalle maggiori riviste del settore. I suoi giardini sono stati il tema di diverse pubblicazioni in Italia e all’estero:

– P. Hill, “Jardin d’aujourd’hui en Europe. Entre art et architecture”, Fonds Mercator, Antwerp 2002- I. Gräfin von Hardenberg, “Mediterrane Gärten. – Private Gärten in Spanien, Frankreich, Italien und Griechenlan”, DuMont, Köln 2003- P. Rinaldi, “Tuscany Interiors”, Taschen, Köln 2004- M.Vercelloni, V. Vercelloni, “L’invenzione del giardino occidentale” Jaca Book, Milano 2009- a cura di L.Valerio, IL GIARDINO NOBILE – Italian Landscape Design”, Electa, Milano 2011- a cura di Paolo Pejrone, “IL GIARDINO, D’INVERNO”, Electa, Milano 2013